"Dio è realmente presente nell'ostia consacrata, allo stesso modo in cui è presente nella gloria del Paradiso"
San Pasquale Baylon
Corpus Domini, 19 giugno
Partendo da una frase di San Pasquale Baylon, vorrei testimoniare la veridicità di queste parole.
Nella mia esperienza riportata nel libro, “Al di là del cielo. Acquarelli dal Paradiso“, ho riportato questa parte della testimonianza:
“Mi voltai verso la fine del giardino, avevo davanti un sole chiarissimo, la sua luminosità era forte, ma non abbagliava gli occhi. Sapevo che quella luce era Qualcuno. Egli, infatti, iniziò a parlarmi…”
Il Signore è come il sole, numerosi i brani biblici che lo ripetono.
Egli è luce, riporterà l'apostolo Giovanni.
Non è un caso che l’ostia abbia la forma circolare e che ricordi visivamente un sole luminosissimo e candido.
In quell’immagine c’è tutto Dio: sole, luce e perfezione.
Questo concetto mi è parso chiarissimo una sera mentre partecipavo a una adorazione eucaristica.
Tutta la chiesa era buia.
Solo l’ostia era posta sull’altare, illuminata da un faro diretto proprio verso il centro dell’ostensorio.
L’eucarestia scintillava, i raggi d’oro che erano posti intorno mi ricordarono proprio quella parte della mia esperienza.
E ho capito: Gesù ha voluto lasciarci un simbolo visivo della sua Deità e presenza, Egli è il Dio con noi, l'Emmanuele.
Vi invito oggi ad accostarVi a Gesù Eucarestia e a contemplarLo nel vostro cuore con la certezza che il dono meraviglioso della Sua presenza è lo stesso qui, nei tabernacoli di ogni chiesa come nella gloria del Paradiso.
Grazie Signore perché sei con noi, nell’Eucarestia, tutti i giorni fino alla fine dell’età presente.
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