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Immagine del redattoreErika Fossati

Biografia e Arte

Aggiornamento: 16 dic 2022

Fare della propria vita un'opera d'arte.

Composizione emotiva autobiografica ( anni 1983-1999)


Ogni credente dovrebbe considerare la propria vita un’opera d’arte dipinta a quattro mani con Dio.

Tanti sono i modi e le possibilità che potrei usare per parlarvi della mia vita.

Per mezzo di una composizione di oggetti del mio passato ho provato a narrare di una piccola parte della mia vita e a farne un’opera d’arte.


Ho deciso di rappresentare il periodo di tempo che va dalla mia nascita fino all'esperienza del Paradiso, che per me è stata uno spartiacque: un anno 0.

Potrei chiamarlo un prima e dopo Cristo della mia storia.


Questa composizione artistica ha prodotto in me anche un importante concetto su Dio, l'Arte e la vita, che vorrei qui riportarvi, prima di raccontarvi di ogni oggetto che ho inserito e i ricordi preziosi ad essi collegati.


Dio farà così con le nostre vite. Prenderà la nostra storia, ogni piccolo frammento o ricordo e ce li farà vedere dall’alto, dal Suo punto di vista. Lì vedremo con meraviglia che Egli ha usato le cose belle e quelle brutte, i dolori insieme alle nostre gioie e li ha congiunti in un modo unico che solo Lui sa fare. Capiremo che Dio ha composto ogni cosa in maniera straordinaria, ordinandola per colore, per amore e con grazia. Anche i più piccoli e insignificanti dettagli avevano il loro posto ed erano necessari. Allora vedremo che il progetto che ha pensato per noi è bellissimo. Ogni segno che Dio ha tracciato con la nostra storia è meraviglioso! E ci farà vedere finalmente il capolavoro della nostra vita.

Ho utilizzato il linguaggio dell'Arte effimera o temporanea.


Questa implica che l'opera d'arte venga rimossa e cancellata appena si è scattata la fotografia.


Ho inserito il processo nel video che puoi vedere cliccando qui.



Provo inoltre a riportare una legenda con tutti gli oggetti e il loro significato per la mia infanzia: spero vi farà piacere leggerla.

Legenda

1. Bambola di pezza che portavo sempre con me;

2. Colori a cera che utilizzavo per disegnare;

3. Quaderno delle elementari di italiano, aperto nella pagina dove ho disegnato Gesù dopo un sogno che avevo fatto. Egli è sempre stato il soggetto preferito dei miei disegni e dei miei sogni;

4. Perline trasparenti tonde o a forma di farfalla del mio braccialetto preferito. Si ruppe e ho conservato le perline per ricordo in una piccola borsetta;

5. Spille da balia che utilizzava mia madre per fare in modo che i vestiti mi calzassero a pennello;

6. Fermagli per capelli;

7. Fiorellino essiccato. Ho preso il fiore fuori dal santuario di San Gabriele dell'Addolorata ai piedi del Gran Sasso. Ricordo che in quel giorno durante la celebrazione eucaristica ho sentito fortissimo la presenza di Gesù che ha riempito il mio cuore di gioia e del Suo grande amore;

8. Miei Capelli tagliati a 4-5 anni e raccolti con una molletta;

9. Monete dell'epoca e gettoni per telefonare dalla cabina telefonica;

10. Nastro nero/rosso per macchina da scrivere Olivetti. Mi ricordo che mio padre me la regalò quando avevo 12 anni e passavo intere giornate ad utilizzarla. Molte volte riportavo interi brani del Vangelo perché volevo diffondere in questo modo la storia di Gesù;

11. Libretto di preghiere "15 minuti con Gesù" era il mio preferito e lo portavo sempre con me;

12. Colori a tempera che utilizzavo per disegnare;

13. Pennelli che utilizzavo per dipingere;

14. Porporina dorata era la mia preferita, mi piaceva utilizzarla per decorare i miei disegni, mi ricorda molto il periodo di Natale;

15. Timbro a bambolina, mi piaceva utilizzarlo per decorare i disegni;

16 e 17. Custodia e occhiali da sole che utilizzavo quando ero molto piccola;

18. Banconote dell'epoca;

19. Gessetto che utilizzavo per disegnare per strada;

20. Porta liquirizie della Walt Disney con topolino vestito da pittore. Ricordo il giorno che lo feci prendere a mamma: era il mio preferito perché il personaggio aveva il pennello e stava dipingendo una tela;

21. Conchiglia. Mi ricordo che in spiaggia cercavo quelle con i fori per utilizzarle nei braccialetti;

22. Giochino anni '80;

23. Perline di cristallo. Adoravo utilizzare gli oggetti trasparenti e metterli vicino alla finestra per farli scintillare al sole e ammirare i colori dell'arcobaleno riflessi sui muri. Ricordo che questo lo facevo spesso a casa di mia nonna paterna;

24. Penna multicolore. Era la mia preferita, consentiva di scrivere in tantissimi colori diversi e lasciava un profumo diverso per ogni colore che veniva utilizzato;

25. Matita con all'estremità rappresentato un angelo. Fu il regalo di una mia maestra d'arte e l'ho conservata con affetto e cura;

26. Matita bianca che utilizzavo per disegnare;

27. Perline dei miei braccialetti;

28. Una delle mie foto preferite di quando avevo 3-4 anni. Mamma spesso mi faceva indossare cappelli e nastri nei capelli e ricordo che non volevo mai essere fotografata (nella foto si vede che non ero d'accordo XD);

29. Calzino rosa realizzato con 4 uncinetti da mia nonna paterna. È una delle poche cose che mi resta di Lei. Inoltre questo calzino mi riporta alla mente alcuni ricordi di quando ero con lei: le sedevo vicino mentre faceva con 4 ferri il calzino e mi sembrava un'opera estremamente complessa. Ricordo che le chiedevo di insegnare anche a me questa tecnica ma spesso mi rispondeva che non sapeva spiegarlo perché non era mai stata a scuola;

30. Scarti di matita. Mi piaceva tantissimo colorare con i pastelli e a volte trascorrevo tantissimo tempo ad appuntare le mie matite e a sistemarle per bene nel mio astuccio. Anche gli elementi di scarto a volte li utilizzavo per decorare i disegni;

31. La prima lettera di Jenny, la mia amica di penna;

32. Nastro che spesso mia madre mi intrecciava nei capelli;

33. Ciondolo d'argento del mio battesimo;

34. Tessera della biblioteca. Mi è sempre piaciuto moltissimo studiare e passare i pomeriggi in biblioteca, sfogliare e prendere in prestito libri di Arte;

35. Appunta matite, Gomma bicolore, pastello color carne e pastello bicolore erano gli strumenti per disegnare che utilizzavo di più;

36. Bottoni rossi, perlacei e di diverse forme;

37. Il giardino segreto. Libro di Burnett edito dalla Mondadori. È il libro preferito di quando andavo alle scuole medie e che il professore di italiano ci faceva leggere in classe un paragrafo alla volta. Non avrei mai immaginato di vivere una esperienza molto simile alla protagonista: avere la possibilità di vedere un altro giardino segreto;

38. Braccialetto della nascita che viene legato al polso del bambino appena nato con il nome e il giorno di nascita. Devo a mia madre e alla sua capacità di conservare ogni cosa se posso avere ancora tra le mani un oggetto che fa parte integrante della mia storia;

39. Bigliettini dei confetti che sono stati regalati per festeggiare la mia nascita. Il bigliettino riporta il mio nome e la data di nascita all'interno mentre all'esterno è rappresentata una cicogna con un bebè in una sacca rosa. Anche per questo dettaglio ringrazio la capacità conservativa di mia madre. Non a caso i confetti sono un elemento tipico della città in cui sono nata.


* ho evidenziato in GIALLO i dettagli della legenda che preferisco.

E tu hai riconosciuto qualche oggetto tra quelli della foto che fa parte anche della tua infanzia?


Fammelo sapere nei commenti se ti va.


E se vuoi fai anche tu come me: pensa ad un periodo della tua vita e fanne un'opera d'arte.


Se ti va posta nei commenti la foto, ti ringrazio.












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