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Essere matite, pennelli e colori nelle mani di Dio

“Chi troverà un altro pennello come il suo?”

Epigrafe al Beato Angelico



Oggi la chiesa celebra il Beato Angelico, patrono universale degli Artisti e dei pittori.

Beatificato da Giovanni Paolo II, si esercitava nelle sue opere sul tema della luce e non metteva mai mano ai pennelli se prima non pregava. Secondo alcune fonti, mentre dipingeva Gesù Crocifisso, si commuoveva sempre.


Fra Giovanni da Fiesole è divenuto beato, trascorrendo una vita semplice: ha lavorato a bottega come pittore, dedicando la Sua vita a disegnare opere d’arte su Dio.

La pittura era da lui intesa come espressione dell'esperienza contemplativa, strumento di lode e di elevazione delle menti alle realtà celesti.

È stato un meraviglioso “pennello nelle mani di Dio” e colgo l’occasione per condividere alcune riflessioni su questo tema.


Come pittrice, ho a disposizione diversi strumenti che mi consentono di realizzare un'opera d'arte.

Tra questi ci sono:


- Matite con punte sottili, ideali per i disegni preparatori e per tracciare linee precise.

- Matite con grafite spessa o di diversi colori, utili per variare l'intensità del tratto.

- Pennelli con setole lunghe e morbide, perfetti per stendere colori diluiti o sfumare.

- Pennelli con setole corte e dure, adatti per dettagli precisi o texture.

- Pennelli con punta piatta o a lingua di gatto, utilizzati per differenti effetti.

- Colori in tubetto o a godet, che offrono una vasta gamma di tonalità.


Ogni strumento ha una sua specifica funzione, e non è possibile utilizzarli in modo intercambiabile. Ad esempio, se devo realizzare un disegno preparatorio, opterò per una matita a punta sottile e una gomma per correggere eventuali errori. Al contrario, una matita spessa potrebbe rendere difficile la cancellazione e compromettere l'effetto finale.


Quando devo colorare una superficie ampia, scelgo un pennello grande con setole in grado di contenere molta acqua. Per i dettagli finali, invece, preferisco un pennello sottile. Ogni strumento è prezioso nel processo creativo e contribuisce alla realizzazione di un'opera d'arte unica.



Il mestiere del pittore ci ricorda uno dei modi di agire di Dio, Colui che la Sacra Scrittura chiama fin dalle prime pagine il Creatore.

L'artista, infatti, è un'immagine di Dio Creatore, come affermato da San Giovanni Paolo II nella "Lettera agli artisti".

Dio si serve di noi come strumenti di arte.

Le parole di Santa Teresa ci illuminano:


Questo è ciò che sono: una matita di Dio. Una fragile matita con la quale Egli scrive ciò che vuole. Egli scrive attraverso di noi. Per quanto imperfetti noi siamo come strumenti, Egli scrive ciò che desidera.


Dovremo vederci proprio come matite, pennelli o colori. Ognuno di noi possiede caratteristiche uniche e dovremmo riconoscere questa unicità come una grazia. Quando compiamo la Sua volontà siamo consapevoli che il Signore può servirsi di noi per realizzare particolari dettagli dell'opera d'arte della storia e dell'umanità.

Ognuno di noi, con i propri pregi e difetti, è uno strumento unico e insostituibile in questa meravigliosa tela che è la vita.


Noi siamo strumenti e canali di espressione creativa, siamo matite, pennelli e colore usati con grazia dal nostro Creatore.

Nella tela della vita, ognuno di noi lascia un segno unico, ogni passo è una pennellata, ogni gesto un tratto irripetibile sulla tela dell'esistenza.

Un giorno il Signore ci mostrerà che le nostre imperfezioni e le nostre virtù sono state necessarie per compiere segni unici e irripetibili.


E tu hai mai pensato a come puoi essere usato nella tua vita per realizzare il capolavoro di Dio?

Se l'articolo ti è piaciuto, lasciami un cuore e/o scrivimi nei commenti le tue riflessioni, ti ringrazio!


Qui un video sul tema.




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